Identificata la sequenza di DNA del virus dell’epatite B predittiva di risposta alla terapia con Lamivudina
La resistenza alla terapia con Lamivudina nel lungo periodo si presenta in circa i 2/3 dei pazienti con epatite B cronica.
Studi hanno dimostrato che la reversione delle mutazioni nella regione promoter precore/core si può presentare in circa il 30% dei pazienti trattati con Lamivudina.
Ricercatori della Georgetown University Medical Center a Rockville e dell’Ospedale S. Giovanni Battista di Torino hanno analizzato 26 pazienti, infettati con il virus dell’epatite B ( HBV ) ( 24 con infezione virale HBeAg negativa, 25 genotipo D, 1 genotipo A ), e trattati con Lamivudina per 27-53 mesi.
L’obiettivo dello studio è stato quello di verificare la relazione tra pattern di sequenza HBV-DNA pre-trattamento e risposta al trattamento nel lungo periodo, nonchè l’effetto della terapia sullo stato delle mutazioni nella regione precore di HBV.
La reversione delle regioni precore A1762T/G1764A e G1896A è stata osservata rispettivamente nel 29% e nel 25% dei pazienti. Nessun paziente è diventato HBeAg-positivo.
Due polimorfismi a livello della polimerasi dell’HBV sono risultati associati a fallimento terapeutico nel lungo periodo. ( Xagena2004 )
Ciancio A et al, Hepatology 2004; 39: 64 – 73
Gastro2004